Dove siamo

Bed and breakfast del Prato si trova in posizione strategica, collocata nel centro di Bagnoregio, in un vicolo della piazza principale, Piazza Cavour, dove si trova La Cattedrale dedicata a San Nicola e San Donato. Da qui è possibile percorrere a piedi corso Cavour e procedere fino al Belvedere dove è possibile scattare delle bellissime foto a Civita di Bagnoregio. Dal belvedere si scendono delle scalette che portano ai piedi del ponte pedonale di Civita di Bagnoregio.

COME ARRIVARE A BAGNOREGIO

In aereo: Aeroporto di Roma Fiumicino dista 130 km, da qui è possibile usufruire o del servizio taxi o del treno. Treno dall’Aeroporto Leonardo alla stazione ferroviaria per raggiungere Roma Termini e successivamente dalla stazione di Roma Termini ad Orvieto. Il tratto da Orvieto a Bagnoregio si può percorrere o in taxi o con il bus.

In auto: Se provieni da nord, puoi uscire dalla A1 ad Orvieto e seguire le indicazioni per Bagnoregio, distante meno di 20 km. Se provieni da sud, l’uscita consigliata è quella di Orte per per poi proseguire sulla superstrada in direzione Viterbo, uscire a Bagnaia-Montefiascone e seguire il percorso della SP Teverina fino al borgo.

In treno+bus: La stazione ferroviaria più vicina è quella di Orvieto. Di fronte alla stazione è possibile prendere il bus Cotral che effettua il collegamento Orvieto- Bagnoregio e Bagnoregio-Orvieto sia al mattino che nel pomeriggio.

A piedi: Ci sono diversi percorsi che meritano di essere menzionati:

VIA DEI TUSCI

Il percorso a piedi è lungo circa 90 chilometri e si svolge prevalentemente su strade sterrate, sentieri e su alcuni brevi tratti di strade asfaltate secondarie scarsamente trafficate. La Via dei Tusci è tracciata ad anello, che contorna la magnifica Valle dei Calanchi, tra il corso del fiume Tevere a est e il lago di Bolsena a ovest.

IL CAMMINO DELL’INTREPIDO LARTH

Il Cammino dell’intrepido Larth è un itinerario escursionistico e turistico in onore del guerriero etrusco Larth Cupures, detto “l’intrepido” il cui cippo funerario è visibile nel museo Claudio Faina di Orvieto. Il Cammino inizia e finisce a piazza Duomo di Orvieto e chi conclude l’anello, può entrare al Museo Faina, ottenere l’attestato e fare la foto con la statua di Larth. Si tratta di un percorso escursionistico ad anello di 60 chilometri circa, da percorrere in tre giorni che parte da Orvieto e raggiunge prima Bolsena e poi Civita di Bagnoregio con le seguenti tappe:

Orvieto-Bolsena, circa 21 chilometri;
Bolsena-Civita di Bagnoregio, circa 19 chilometri;
Civita di Bagnoregio – Orvieto, circa 19 chilometri.

BAGNOREGIO E DINTORNI

Civita di Bagnoregio

Civita di Bagnoregio è una frazione di Bagnoregio, attraversando il ponte esclusivamente pedonale (l’accesso è a pagamento) si raggiunge Civita di Bagnoregio, il borgo più antico che svetta su un promontorio tufaceo. Verdi valli e creste bianche argillose scolpite dall’acqua e dal vento accompagnano la vista mentre si percorre il ponte e l’incantevole atmosfera che regala la valle circostante, detta Valle dei Calanchi, la rende unica nel suo genere.

Civita nota come “la città che muore” così come venne definita dallo scrittore e critico italiano, originario di queste terra, Bonaventura Tecchi: “Ed è rimasta un attimo così, lieta e pensosa, contro quello sfondo balenante di scrimi bianchi e di abissi paurosi, come se la bellezza di un viso di donna che scende nel cuore di un uomo sia veramente una delle cose più dure a morire in questa breve, fuggevole vita.”

Lo sperone su cui poggia si sta piano piano erodendo a causa dei due torrenti sottostanti, delle piogge e del vento. Questo senso di fragilità si percepisce dalla cedevolezza del tufo e dalla continua trasformazione dei calanchi che progressivamente si restringono e assumono nuove forme, nuovi riflessi quando illuminati dai raggi del sole o dal chiarore della luna.

Nonostante la frase malinconica di “città che muore” è un luogo dove tutto parla di vita. Civita vive, vive grazie alla caparbietà degli abitanti e grazie alle attività dedicate ai numerosi turisti provenienti da ogni parte del mondo. Civita, questa perla bianca dei calanchi, offre una scenografia naturale di rara bellezza sfondo di moltissimi film e spot pubblicitari.

ORVIETO
Il duomo, il Pozzo di San Patrizio, Pozzo della Cava, Palazzo del Popolo, Museo Etrusco e Orvieto Underground.

Orvieto – Palazzo del Capitano del Popolo

BAGNAIA
Villa Lante a Bagnaia, l’Abbazia Cistercense e Palazzo Pamphilj a San Martino al Cimino.

BOMARZO
Il Sacro Bosco che ospita il noto Parco dei mostri e a poca distanza le cascate di Chia, definite anche cascate di fosso Castello poiché formatesi dall’omonimo torrente Castello. Furono scena del film “Il vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini che proprio nella torre di Chia, a pochi passi dalla cascata, trovò dimora negli ultimi anni della sua vita.

Chia – Parco delle cascate di Chia del fosso Castello

CELLENO, IL BORGO FANTASMA
Da piazza del Mercato, ai piedi dell’antica Celleno, si raggiunge il borgo attraverso la salita di via del Ponte e oltrepassando Porta Vecchia si scorge la piazza del paese, piazza del Comune, antico cuore pulsante di Celleno. Il cartello che indica “Benvenuti nel Borgo Fantasma” preannuncia lo scenario spettrale del borgo diruto: il Campanile di San Donato, il rudere della ex chiesa di San Carlo, la chiesa parrocchiale di San Donato e l’edificio meglio conservato, il Castello Orsini.

Celleno vecchio, borgo fantasma al tramonto